La meccanica classica descrive in modo sostanzialmente accurato gran parte dei fenomeni meccanici osservabili direttamente nella nostra vita quotidiana. La sua branca fondamentale è costituita dalla meccanica del continuo basata sull’ipotesi del corpo continuo. Il campo di validità di tale ipotesi è definito dal numero di Knudsen. Qualora tale ipotesi non possa essere applicata vengono risolti con le leggi della meccanica statistica, di cui fa parte la termodinamica.
Si osserva invece una considerevole discrepanza fra le previsioni della meccanica classica e gli esperimenti sia per sistemi nei quali le velocità in gioco sono paragonabili con la velocità della luce e sia per sistemi di dimensioni spaziali paragonabili a quelle atomiche o molecolari (per i quali la costante fondamentale con cui confrontarsi è la costante di Planck). In questi casi la meccanica classica viene sostituita rispettivamente dalla meccanica relativistica e dalla meccanica quantistica.